Nonostante sia ancora flebile il “suono” della ripresa economica, alcuni indicatori rivelerebbero una nuova predisposizione degli italiani a investire nel mercato delle abitazioni. A differenza del passato, però, emergerebbe una doppia tendenza, di stampo ecologico: o nuove abitazioni realizzate con materiali eco-compatibili o vecchie abitazioni riqualificate secondo i criteri della cosiddetta bio-architettura.
Nella consapevolezza, sempre più diffusa, che il processo edilizio è responsabile di almeno il 35% di emissioni di CO2 e che, quindi, occorra necessariamente una rivisitazione degli attuali dettami per una edilizia più efficiente e più “ambientalmente” sostenibile, il legno sta sempre più assumendo il ruolo di protagonista tra gli elementi costruttivi sin dalla fase di progettazione. È infatti già nella fase preliminare che possono essere individuate le migliori soluzioni finalizzate alla realizzazione dell’architettura più funzionale alle esigenze del cliente.
Inoltre, per ottenere il risultato più performante, sia dal punto di vista tecnico-funzionale, che da quello economico (soprattutto per quanto riguarda la gestione dell’involucro edilizio), si stanno affermando, seppur gradualmente, le soluzioni prefabbricate, capaci di coniugare qualità progettuale e innovazione ambientale.
Una soluzione prefabbricata in legno, infatti, non consente solo di avere abitazioni nelle quali sia il raffrescamento estivo sia il riscaldamento invernale non rappresentano per l’utente una criticità, attraverso l’adozione di un sistema integrato di tecnologie; ma anche di prevedere, con una certa accuratezza, i tempi di consegna dell’immobile, che sarà realizzato molto più rapidamente rispetto ad una costruzione tradizionale in muratura o in cemento.
Una casa prefabbricata in legno, pertanto, con questo materiale ormai sempre più certificato perché proveniente da foreste nelle quali ad ogni albero tagliato corrisponde un nuovo albero piantato, è anche una casa “amica dell’ambiente” perché riduce, di quasi l’80%, le emissioni in atmosfera, se progettata e realizzata a regola d’arte. Questa percentuale può raggiungere quasi il 100% se prevede il rispetto del protocollo “Passivhaus” (Casa Passiva) per il quale, anche e soprattutto con fonti rinnovabili, si produce più energia di quanta ne è necessaria per il suo funzionamento e applicando, in tal modo, anche la normativa europea che impone per l’edilizia pubblica e privata, entro il 2020, la conversione ecologica-energetica dell’intero patrimonio edilizio esistente. In questo risoluto scenario, si inserisce, con tutto il suo notevole know-how progettuale e professionale, l’azienda Albertani Corporates.
Non poche, del resto, le costruzioni progettate e realizzate nell’ultimo decennio, con la visione sia di soddisfare i suoi clienti con architetture eco-compatibili dalla grande vivibilità, sia di rispettare l’ambiente nel quale siamo tutti corresponsabilmente chiamati ad agire. E tra i modelli che possono essere citati a modello individuiamo “Casa Stoppada”.
Casa Stoppada. È questa una residenza privata realizzata nel Parco Naturale del Campo dei Fiori a Varese. La sua ubicazione ne ha fortemente ispirato e condizionato, per i vincoli paesaggistici presenti, la progettazione e la realizzazione, non inficiandone la qualità che, anzi, è stata sottolineata attraverso le diverse soluzioni previste. Di forma semplice e compatta, con copertura a capanna in una rievocazione delle vecchie cascine rurali, questa architettura prefabbricata in legno dispone di alte ed ampie aperture verticali che garantiscono un’ottima illuminazione naturale.
Il rischio di avere una abitazione particolarmente predisposta al suo surriscaldamento, conseguentemente, è stato eliminato dall’adozione di un sistema oscurante con lamelle in alluminio totalmente a scomparsa. È stato studiato, inoltre, l’orientamento per favorire la ventilazione naturale degli ambienti e, rispetto ad esso, la parete esposta a sud-ovest è stata progettata e realizzata con un sistema di ventilazione ad effetto camino.
All’interno, invece, riprendendo lo schema materico assunto per le pareti esterne di tompagno, sono stati applicati pavimenti in larice oliato capaci di trasferire una percezione di sicurezza e di accoglienza per una abitazione assolutamente vivibile e comfortevole. La scala, che conduce al piano superiore, è realizzata, infine, in cemento armato con pedate rivestite in pietra, con il materiale recuperato dalle vicine valli ossolane.
Author: Giuseppe Milano,
ingegnere edile-architetto e giornalista ambientale