La crisi dell’economia e, conseguentemente, dell’edilizia, nel nostro Paese, può dirsi superata? È ancora presto, forse, per dirlo con certezza, ma quel che, invece, possiamo asserire con fermezza è che il paradigma delle costruzioni, da questa
crisi che è soprattutto sistemica, ne uscirà rinforzato. Rinnovato e migliorato. Potrebbe sembrare paradossale, tanto più per un settore industriale per anni avverso all’
innovazione dei suoi processi, ma così non è.
La
casa, per la cultura italiana, continuerà ad essere sempre il “bene rifugio”, con la sua valenza simbolica, ma sempre più, proprio per una graduale e radicale “conversione ecologica” del pensiero dei cittadini italiani, il principale spazio del nostro vivere quotidiano sarà portatore di una sua potenza ecologica.
Con il legno nel ruolo di “top player” in questa partita della sostenibilità edilizia, nella quale non è trascurabile l’elemento dell’economicità delle abitazioni realizzate con questo materiale.
Le costruzioni in legno, in modo particolare quelle
prefabbricate, non sarebbero, pertanto, preferibili soltanto per ragioni ambientali, ma anche
economiche e pratiche. Il legno, come già ricordato in altri articoli pubblicati su questo blog, è un materiale naturale versatile ed eclettico, dalle numerose proprietà, fisiche e meccaniche. Non solo è un materiale rinnovabile e riciclabile, con una sua flessibilità ed elasticità, ma
reagisce meglio alle sollecitazioni sismiche e alla combustione. Il legno, tuttavia, sia lamellare sia massiccio, con l’apporto delle nuove tecnologie che ne stanno implementando la resistenza e la funzionalità nei contesti naturali più diversi, sta diventando sempre più concorrenziale e
alternativo alle costruzioni tradizionali in cemento o muratura.
Tra il 2014 e il 2015, come ha documentato uno studio di FederlegnoArredo,
“sono state ultimate nel nostro Paese 3.025 costruzioni in questo materiale, per un fatturato complessivo di 658 milioni”. Queste edificazioni, ad oggi, sono principalmente concentrate nel Nord del Paese, ma si stanno diffondendo anche nelle altre regioni centrali e meridionali. Dallo studio, inoltre, sembra emergere un altro dato significativo. Se in passato, infatti, le costruzioni in legno erano ideate principalmente per soddisfare un’esigenza residenziale, oggi, iniziando a crollare i “luoghi comuni”, con questo materiale si iniziano a realizzare
architetture industriali o commerciali o sociali (come impianti sportivi o scuole di ogni ordine e grado).
La diffusione, si diceva, è oggi dettata anche da dinamiche economiche e pratiche. Secondo l’ex presidente di CasaClima
Norbert Lantschner, per l’ottimizzazione dei servizi di raffrescamento estivo e di riscaldamento invernale propri di una casa in legno adeguatamente coibentata e integrata dagli idonei impianti, con una simile tipologia edilizia si potrebbero risparmiare fino a 2000 euro/anno. Si possono richiedere, inoltre, finanziamenti a tasso agevolato per nuove edificazioni e utilizzare i bonus fiscali introdotti dalla Legge di Stabilità 2016 per interventi di ristrutturazione, con la soglia aumentata dal 55% al 65% nell’ottica di un efficientamento energetico del patrimonio edilizio.
Ben inferiore a quanto si spenderebbe per una soluzione tradizionale in cemento e muratura. Con questa ipotesi decisamente più impattante dal punto di vista ambientale (si pensi alla produzione dei materiali da cantiere e al loro trasporto, mentre la prefabbricazione avviene in azienda e in sito viene portato solo cosa deve essere montato). E temporale: le costruzioni in cemento o muratura, nella stragrande maggioranza dei casi e per quanto i lavori possano essere realizzati a regola d’arte, non rispettano i tempi e i costi originariamente stabiliti dai diversi protagonisti del processo edilizio. Richiedendo una durata, per i lavori di nuova costruzione, di almeno due anni.
Queste variazioni o deroghe, con la prefabbricazione, non si materializzano. Una casa in legno “chiavi in mano”, oggi, realizzabile anche in formato personalizzato da parte delle aziende più innovative come
Albertani Corporates che mettono al centro le esigenze anche estetiche da soddisfare dei loro clienti, è pronta, infatti, in cinque-sei mesi.
La prefabbricazione in legno, come rivelano diverse indagini di mercato e numerosi operatori della filiera, concludendo, non è più un settore di nicchia. Per pochi. Sta diventando sempre più la soluzione ideale al nostro desiderio di vivere, anche nelle nostre città sempre più caotiche e confuse, in case comfortevoli, eleganti, salubri e rasserenanti.